Tutti allineati

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All’incontro Mipaaf a Verona, Vinitaly edizione 2017

 

Tutti dalla parte del Vino.

Presenti:

Ruenza Santandrea, Coordinatrice settore vitivinicolo Alleanza cooperative Agroalimentari; Massimiliano Giansanti, Presidente Confagricoltura; Dino Scanavino, Presidente Confederazione Italiana Agricoltori; Antonio Rallo, Presidente Unione Italiana Vini; Sandro Boscaini, Presidente Federvini; Riccardo Ricci Curbastro, Presidente Federdoc; Riccardo Cotarella, Presidente Assoenologi.

Il vino deve essere pop e rock. La diversità è la forza del vino italiano.

Cotarella, stimatissimo enologo del vino italiano famoso all’estero, sottolinea come il mondo abbia desiderio di conoscere il vino. “La figura dell’enologo non c’è nel Testo Unico; speriamo abbia più risalto in futuro. Ricordiamo che anche la tecnologia enologia è italiana nel mondo. Siamo un paese fatto di storia per il vino, dai fenici in su”.

“Il prodotto si riconosce quando si paga” e non serve vendere ma vendere bene.

“Nessuno ha avuto un salto di qualità come l’Italia nel vino ma ci sono grossi margini di miglioramento.”

Prosegue Rallo:

“Il vino sta ancora indietro perché non si  riusciti a fare un piano di internazionalizzazione”

Occorre fare  grande squadra, visto che gli organismi coinvolti sono plurimi e così gli obiettivi fissati da qui al 2020.

Ricci Curbastro sottolinea:

“Siamo vivendo una discreta confusione. Una zona grigia che va illuminata.

Alcune sottozone possono valorizzare piccoli patrimoni. Una parte di loro va trascinata. Si valorizzino aziende che hanno investito piuttosto che rimanere al mais.”

“L’etichetta narrante che riporti valore nutrizionale e gli ingredienti del vino”, dice la Santandrea.

“Alleggerimenti amministrativi a favore delle aziende, proposti nel dispositivo del Testo Unico, devono avere una rapida definizione affinché si possa usufruire rapidamente dei vantaggi legati a strumenti di competitività concreti, validi ed efficaci”, dice Boscaini.

Si metteranno d’accordo i nostri Eroi?

 

Tutti porteranno il proprio contributo al futuro del vino italiano tenendo a mente che è lui il vero protagonista.

 

In alto i calici! Il momento giusto arriverà.

Si proceda rapidamente con l’emanazione dei Decreti applicativi del Testo Unico che ancora è uno strumento imperfetto ma migliorabile.

 

 

Grande attualità quindi  al Vinitaly 2017 perché il passo successivo per il vino italiano sia la competitività internazionale. L’internazionalizzazione. Angelo Gaja docet, presente come spettatore al convegno.

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