Misura fisica del vino, Cà del Vent

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caIl colore del vino è lucido, il vino è fragrante, croccante, si rizza la peluria nel naso.

Connessi col vino, siamo come note su uno spartito, possiamo suonare, vibrare, essere in armonia. Possiamo essere crome, semicrome, pause.

Registriamo la sensazione che il vino ci dà.

Tasto Record attivato.

Possiamo registrare tutte le informazioni. Il vino non è solo un dono della natura. D’altronde il vino non contiene in sé tutti gli elementi che costituiscono il grappolo. E’ un estratto di uva che contiene solo le frazioni utili degli acidi, tannini, degli stessi aromi. Le fermentazioni alcolica e malolattica, se condotte correttamente aggiungono i loro prodotti secondari trasformando i costituenti delle uve e conferendo loro nuovi meriti.

L’insieme delle operazioni che va sotto il nome di élevage o elevazione, come suggerisce il termine, innalza ulteriormente la qualità, le rivela in realtà, come l’educazione forma un bambino adulto.

La qualità esiste solo se voluta, ricercata con pazienza e passione.

 

La qualità è continuamente perfezionabile in quanto essenzialmente opera dell’uomo.

 

Il potere che ha l’uomo è incommensurabile. Va pesato e utilizzato nel migliore dei modi. Il vino viene misurato fisicamente.

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Abbiamo assaggiato di Cà del Vent, in un meriggio che cominciava ad essere assolato, il  Brut Pas Operé 2012 Revolution.

Bottiglia 1169 di 4583.

Tre mesi la piogga ha lasciato senza acqua i terreni per questo vino ottenuto da uve Chardonnay al 77%, 23% Pinot Nero.

La pianta risucchiando acqua dal grappolo ha dato poca resa aumentato la ratio Mosto/bucce. Una grande concentrazione.

Il Vino atto a diventare Spumante fa 7 mesi in barrique e come la natura fa di tutto per salvaguardare la specie, lasciando figli con delle possibilità, la pianta di vite ha agito in assenza di acqua, maturato i vinaccioli dando  carico di polifenoli. La pianta ha reso 540 g di uva.

I mosti tendevano all’imbrunimento dell’annata secca e dopo una macerazione di 18 ore delle basi Chardonnay sulle bucce si è ottenuta una nota mielata.

La cuvée è stata creata con 12 diverse basi, 7 mesi di sosta SUR LIES, 32 mesi in bottiglia SUR LATTES, poi altri 6 mesi minimo dopo la sboccatura.

Ottenuta acidità volatile di o,59 g/l, zuccheri totali 1 g/l, estratto secco totale 22,8 g/l.

Capaci di non dover sfecciare i vini perché in vigna si è lavorato, ascoltando la vigna, fornendo solo il necessario tempo di comprendere il suo ritmo di crescita, espressione.

Tutto vibra.

Noi vibriamo, la pianta vibra, siamo in armonia.

Ascoltare è il nuovo traguardo da raggiungere.

Noi, intanto, beviamo, bene.

 

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