Vini stoffa, vini al galoppo.
Roberto Cavalli, personaggio con personalità di razza non si è fermato alla stoffa per abiti sontuosissimi, l’ha anche cercata nel terroir toscano per i suoi vini che produce con suo foglio Tommaso.
L’italiano si distingue per classe, eleganza e creatività e nell’intimo dei suoi pensieri creativi, tiene un posto, sempre, dedicato alle radici e al territorio che si preferisce per tradizione e per affettività diventando fonte di ispirazione.
Il vino di Toscana quindi, prende un posto nel cuore di Roberto e Tommaso, con una storia che inizia 30 anni fa, all’inizio degli anni ’70, a Leonino nel cuore del Sangiovese, Panzano in Chianti dove è nato anche l’allevamento dei puledri da trotto.
La tenuta, splendida, accoglie con strutture ricettive esclusive
Tommaso Cavalli è mosso da uno spirito moderno nel pieno rispetto dei valori della tradizione toscana e della loro essenza più autentica. Ecco dunque la radice da cui cresce la passione per il vino.
Grappa in boccette da profumo, Vodka italiana trovano la traduzione nella proposta al ristorante Just Cavalli a Milano nel Parco Sempione, rinomato e ambito.
Nella degustazione, il terroir per il vino, ricco di galestro regala note precise di mineralità ai vini, e concentrazioni crescenti per le tre tipologie di vino prodotti.
Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot e Petit Verdot, a cui è stata affiancata
una piccola percentuale di Alicante Bouschet che, quest’ultimo regala note fruttate e colore vivacissimo.
Il gusto prende forma in cantina come un abito su misura.
Nel team, perché per fare il vino ci vogliono più idee, collaborano Carlo Ferrini e Gioia Cresti.