Del posto.
Si Vernaculo con l’accento sulla a significa: proprio del luogo.
Nell’etimologia della parola Vernaccia (il vitigno) se ne associa questo significato.
Portarsi appresso il vino del proprio luogo. Portare a Vinitaly il vino prodotto in questi anni ha dato grandi esempi di vitivinicoltura, giovani aziende produttrici e giovane imprenditoria.
Un esempio può essere rappresentato dall’azienda San Salvatore nel Cilento, impegnata nel recupero di una area di svariati ettari in parte baciati dal mare in parte poggiati su pendii fino a 700 mt. s.l.m.
Il primo investimento in Bufali ha procurato, coi proventi del loro latte, i fondi per finanziare il progetto in vignetodell’azienda.
Vini dedicati a personaggi e attori del mondo del vino che fanno grande la nostra Italia.
Aglianico in Cilento, per me esimio sconosciuto, acquista valore col vino dedicato a Gillo Dorfles, con l’etichetta appunto disegnata dal protagonista di questo vino. Auguri!
Tanti altri vini degustati con piacere, quest’anno l’attenzione particolare verso il Brunello di Montalcino mi ha portato a riconfermare produttori come Lisini e il suo Ugolaia 2010, sempre pieno con rotondità, tannino disteso, freschezza e speziatura. Il vino gioca a cambiare momento dopo momento come una giornata di primavera tra sole e pioggia. Secco e vigoroso regala sensazioni olfattive generose di amarena. Potenza e frutto offrono vita agiata nel tempo a questo vino.
Il vino è in bottiglia da un mese ed uscirà a giugno.
Altri attesissimi come Casanova di Neri Cerretalto: aspetteremo la nuova annata il prossimo anno.
Il Brunello Riserva Poggio di Sotto: sempre una conferma.
E poi grazie al caso, ho conosciuto il Brunello di Le Potazzine, il Pinot Nero dei Brunello di Montalcino.
Il 2009 senz’altro ammaliante nella beva rotonda, matura e ampia, lui regala di continuo sorprese olfattive.
Il 2010 si dimostra un giovane bell’imbusto che aspettiamo crescere ancora.
L’azienda Tamburini che fa parte del sogno di Emanuela Tamburini produce nel terreno in affitto, un Brunello di Montalcino con grandi speranze e pronto a farci vedere la stoffa di cui è fatto.
Ho imparato che il colore del Brunello non deve essere così carico. Può regalare note granate sfumate e allo stesso modo contenere concentrazione, struttura, rotondità. Evviva!
Buonissimi anche tanti altri…
Un vino bianco in particolare, Selezione Erminia di Meo Fiano di Avellino vendemmia 2000 del Comune di Salza Irpina, mi ha dato molte buone sensazioni. Sapidità e concentrazione da sogno, come il profilo di una donna importante.
Portiamo (dal luogo proprio) il vino che conosciamo e che sappiamo fare, il vino del posto. Non cerchiamo di inventare cose che la natura difficilmente riesce ad esprimere, non forziamo, piuttosto riconosciamo e riscopriamo se qualcosa è andato dimenticato. Ascoltiamo. Beviamo.