Gin Cocktail Week al Just Cavalli
Dopo il Gin Day, per celebrare la Gin Cocktail Week milanese, dal 10 al 16 settembre, il Just Cavalli di viale Camoens vi aspetta per degustare i signature cocktail della sua drink list, a base di Ginarte, sinonimo di Spirit Of Art, dedicato all’arte in ogni sua forma ed espressione. L’anima artistica risiede nel cuore stesso del distillato di questo gin. Insieme alle bacche di ginepro raccolte nell’Appennino Toscano, Ginarte è, infatti, prodotto con botanicals che con l’arte hanno un legame particolare. Elementi come la nepitella, lo zafferanone, la reseda odorata, il cardamo, il guado di Montefeltro o lo scotano, erano infatti usati per la creazione di pigmenti colorati dai più importanti pittori del Rinascimento. In aggiunta, erbe come angelica, lavanda, ibisco, fiori di sambuco, germogli di pino, pino mugo e aghi di abete, consentono di realizzare un gin pulito e complesso, raffinato, dal sapore e dagli aromi unici.
L’etichetta laterale della bottiglia viene di volta in volta personalizzata da vari artisti che così possono liberare la loro creatività e interpretare un tema di particolare interesse. Saranno coinvolti pittori, fotografi, street artist, tatuatori e designer in modo che ogni diversa bottiglia di Ginarte diventi espressione di linguaggi universali in grado di manifestare sensazioni, emozioni e suggestioni.
Il primo artista incaricato di personalizzare l’etichetta di GINARTE è il pittore olandese Lou Thissen, che ha creato per Ginarte tre dipinti in onore del grande maestro toscano Pontormo.
Ho abbinato i cocktail quali amplificatori del gusto durante una cena, fuori dagli schemi, ovviamente dosati come cautamente i filosofi greci col vino, senza perdere la lucidità per una piacevole conversazione durante tutta la serata.
I tre cocktails pensati sono CLAREMONT, COBBER, CONTEROSSO come da ricette pubblicate.
Ecco il percorso gustoso
con CLAREMONT
con fonduta di formaggio piemontese e crumble di carne salata
con CONTE ROSSO
con Ostrica ROMAN’S prodotta nella Baia di St. Michelle che ha le caratteristiche gustative pronunciate iodate, retrogusto di nocciole, carne soda e morbida al contempo.
Sappiamo che l’ostrica va preferibilmente gustata d’inverno anche per il suo contenuto di elementi nutritivi.
Si degustano soprattutto nei mesi con la R compreso Janvier (gennaio).
E’sapiente tradizione. Ciò è legato essenzialmente al fatto che le ostriche sono lattiginose nei mesi di riproduzione (da maggio ad agosto) e che in tale periodo possono essere conservate per meno tempo.
L’ostrica va mangiata dal 3° al 5° giorno dalla fuoriuscita dall’acqua.
Le ostriche si conservano per 12 gg, chiuse alla temperatura tra i 5 e i 15 gradi.
Le ostriche vanno aperte mezz’ora prima della degustazione
COBBER
ne farei l’abbinamento finale della cena, con del cioccolato al sale di GOBINO, Torino
#lookingfortheperfecttaste