Un momento “sensazionale”

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Un momento “sensazionale”

12919911_1600627610260576_3172824292879050763_nIl pensiero di fare un vigneto a Marco Capitoni, è fluito dalla mente intorno al 1996, nel 1999 ha messo a dimora delle piante di merlot oltre al sangiovese, vitigno più difficoltoso a maturare all’altezza di oltre 400 m s.l.m. nei 55 ha di proprietà di cui solo 5 ha a vite e ora in totale ci sono 14.000 viti di Sangiovese e 6.000 di Merlot.

 

Il loro vino “Capitone” è sangiovese per l’ 80% e 20% merlot. Essenziale e pulito come quel pensiero nato nel 1996.

L’altro vino, il “Frasi” non esce tutti gli anni, quasi tutto Sangiovese, da un vigneto scelto di un ettaro circa piantato nel 1973. Estratto secco 32,6, titolo alcolometrico volumico 15%. Tanto per dire…

Nel primo anno di produzione: Annata 2005: “Una lepre a correre sfidai, la raggiunsi … mai! Sfide” Primo anno di produzione di questo vino, l’inizio di una serie di sfide. La voglia, il piacere di misurarsi con i grandi vini della tradizione toscana, proprio come sfidare una lepre a correre…. impossibile raggiungerla?

L’impegno della famiglia Capitoni è quello di avvicinarsi alla qualità cui ambiscono raggiungere il più possibile fin al primo giorno, mettendo a “frutto” e a punto le cose, le opere, l’artigianalità che conoscono e che è stata tramandata dagli avi, innanzitutto evitando “ l’additivo “ per aiutare il vino.

Il palato del consumatore che per troppo tempo è stato gestito e defraudato, può tornare all’essenzialità dei sapori.

Questi vini danno succhi di terra invece di aromi slegati. Le viti “godono” di terreni di medio impasto di argille sabbie. L’importanza di considerare l’era geologica identificata qui nel Pliocene/Pliocene inferiore (4-5 milioni di anni fa) favorisce la comprensione dell’esclusiva potenzialità a cui le viti possono attingere, eredità lasciata dal mare che sommerse questa area.

Fin dalla prima bottiglia, con le redini in mano dell’antica azienda di famiglia, Marco Capitoni la pensa così e si fa traduttore del patrimonio contenuto nel sottosuolo.

 

Noi aspettiamo di avere la possibilità dell’incontro autentico e “sensazionale” con quella terra d’Orcia D.o.c. Fra Chiusi e Valdichiana, dove l’uomo aspetta, pensa, sogna. I vini vengo elevati in Botti di Allier, 24 mesi di affinamento, lieviti naturali indigeni. Www.capitoni.eu

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