Le emozioni sono quelle cose che ci permettono di rivivere, che ci accomunano nei desideri di ciascuno, che definiscono le sensazioni umane permettendo di comprenderle.
Siamo andati a scoprire il ponte di Christo. L’opera di Christo, l’artista creatore della struttura che sta facendo camminare tantissime persone, arrivate dai dintorni del Lago d’Iseo e dall’Estero.
E’ una scia di stoffa che fluttua sulle acque del lago.
Un pellegrinaggio a piedi nella bellezza, magari un pellegrinaggio un poco dentro di noi, solleticato e sollecitato dalle oscillazioni sotto i piedi del moto delle acque.
Instabilità o equilibrio su di un filo dorato.
L’accesso gratuito alla passerella permette alle persone di far parte di una opera d’arte che diviene una opera d’arte vivente, resa viva dalla gente che la percorre, scalza, talvolta.
E’ arte per tutti. Arte comunicativa e raggiunge tutti.
Passeggiando e osservando, ci sarebbe materiale per un presepe.
Informazioni e dettagli
70.000 metri quadri di tessuto giallo-arancione
sono sostenuti da un sistema modulare di pontili galleggianti formato da 200.000 cubi in polietilene ad alta densità.
© Christo Vladimirov Yavachev
” Vi farò camminare sulle acque, meglio se verrete senza scarpe; sarà una passeggiata dove sentirete le onde sotto i vostri piedi ”
(contributi bibliografici: Wikipedia)
Le sue prime opere firmate “Christo” sono dei dipinti astratti e degli impacchettamenti di oggetti (bottiglie, bidoni, cartoni, tavoli ecc.) o di modelli viventi nella tela o nella plastica. Questi lavori suscitano interesse negli amici, tra cui vi sono Arman eYves Klein, con cui si unirà nel movimento Nouveau Réalisme.
Con Jeanne-Claude Denat de Guillebon, sua compagna, È del 1961, invece la loro prima collaborazione nel porto di Colonia a cui segue l’anno seguente a Parigi la loro prima opera monumentale: Rideau de Fer, un muro di barili d’olio a bloccare rue Visconti, nei pressi della Senna, in segno di protesta almuro di Berlino.
Emigrati negli Stati Uniti nel 1964, cominciano a realizzare dei progetti di ampio respiro, intervenendo in maniera diretta quanto effimera su edifici, monumenti o paesaggi interi.
Nel 2009, per le complicazioni di un aneurisma cerebrale, Jeanne-Claude muore. Come lei desiderava, il corpo è stato donato alla scienza. Quest’avvenimento ha fatto sì che Christo annunciasse il suo desiderio di completare le opere Over the River e Mastaba. Christo vive a New York nel quartiere di SoHo nella casa che ha condiviso per anni con la compagna.
Sulla produzione artistica della coppia hanno anche influito il pensiero e l’arte di Man Ray e Joseph Beuys, con particolare riferimento alle opere l’Enigma di Isidore Ducasse del primo e al Pianoforte con Feltro del secondo
Christo è principalmente l’artista delle opere, mentre Jeanne-Claude è stata l’organizzatrice («Le opere destinate al pubblico sono firmate da Christo e Jeanne-Claude, i disegni da Christo»).
In genere le opere sono interamente finanziate dalla vendita dei disegni preparatori, collage o modellini.